Avete presente quando vi allenate almeno tre volte a settimana, ma non riuscite ad ottenere i risultati sperati, o peggio ancora vi sentite molto stanchi e non fate nessun progresso nell’allenamento?
Siamo certi che questa è una sensazione abbastanza comune dato che voler aumentare la resistenza per migliorare gli allenamenti è l’obiettivo principale di molte persone.
In questo articolo cercheremo di spiegare scientificamente cosa avviene all’interno del nostro corpo quando lo mettiamo sotto pressione e cosa dovremmo fare per alimentarlo al meglio delle sue potenzialità. Che cosa è la "Resistenza"?
Secondo J. Weineck la Resistenza può essere considerata come la capacità psicofisica di opporsi all’affaticamento durante lunghi sforzi e le capacità di recuperare velocemente. La resistenza fisica comprende anche la capacità dell’atleta di resistere più a lungo allo stimolo di diminuire l’intensità dello sforzo o di interromperlo.
Questa si può definire come la qualità che permette di minimizzare gli effetti dell’affaticamento dell’organismo e di tutti i suoi sottoinsiemi. La Resistenza aerobica
La resistenza aerobica riguarda l’organismo nel suo complesso ed entra in gioco quando dobbiamo compiere una prestazione per un lungo periodo di tempo. (come nel caso dei maratoneti o di chi fa uno sport aerobico).
Questa è caratterizzata dalla disponibilità a resistere nel tempo ad uno sforzo di media o alta intensità senza anticipare sintomi di affaticamento. Grazie al suo lavoro va a colpire il metabolismo dei grassi provocando combustione prevalente di acidi grassi nelle fibre muscolari lente e quindi un notevole aumento del catabolismo aerobico degli acidi grassi.
Secondo Liesen con questo tipo di resistenza si migliora:Il processo ricostituivo dei fosfati ricchi di energia (ATP-ADP ecc) di cui l’organismo ha bisogno; l’eliminazione nel muscolo delle sostanze provocanti l’affaticamento (lattato, ammoniaca ecc..) La Resistenza Muscolare
La resistenza muscolare invece è la capacità di un muscolo di utilizzare al meglio l’energia che gli fornisce il glicogeno riducendo al massimo gli scarti (come radicali liberi o acido lattico). La Resistenza Anaerobica
Questa è un tipo di resistenza specifica per sport situazionali che comporta l’utilizzazione esclusiva dei depositi di glicogeno presenti nell’organismo. Ciò permette di sviluppare una resistenza alla velocità che causa, con lo svuotamento dei depositi glicogenici, una supercompensazione molto marcata.
Ce ne sono di 2 tipi:Resistenza Anaerobica Alattacida
Un tipo di resistenza che si sviluppa molto intensamente in un tempo brevissimo, fino ad un massimo di 6-7". Questa sua brevità comporta quindi l’assenza di lattato superiore alla media.Resistenza Anaerobica Lattacida
Una resistenza che si sviluppa in tempi di lavoro più lunghi tra i 40" e 1’, ma sempre ad alta intensità. Questa sua caratteristica comporta quindi la presenza di lattato superiore alla media.Come si può migliorare la resistenza?
Seguire una dieta sana ed equilibrata a base di amidi, carboidrati, proteine sane e verdure, e praticare attività fisica in maniera costante aiutano tantissimo a migliorare la resistenza.
Inoltre per chi vuole ci sono degli integratori che fanno aumentare la resistenza muscolare in modo notevole e senza sovraccaricare il fegato. Questi (se assunti prima dell’allenamento) permettono di accrescere l’energia e di conseguenza avere più forza e resistenza. Quali integratori utilizzare per aumentare la resistenza?
È importante scegliere degli integratori che contengono aminoacidi ramificati, per permettere ai muscoli di favorire la produzione di energia per migliorare la capacità di allenamento.
Prima di un’attività di endurance possono andare bene le formulazioni 2:1:1 o 1:1:1 perché hanno il giusto equilibrio tra effetto energetico, anticatabolico e psicotropo mentre per gli sport di potenza è meglio assumere leucina, isoleucina e valina prima dell’allenamento con la formulazione 1:1:1
La leucina prima dell’allenamento può essere utile solo per le attività di endurance per il suo effetto di risparmio del glicogeno. Al contrario, la isoleucina aumenta il flusso di glucosio all’interno della cellula muscolare favorendone l’utilizzo a scopo energetico e può quindi ragionevolmente migliorare le prestazioni dove è coinvolto il metabolismo anaerobico lattacido o l’aerobico ad alta intensità se assunta prima dell’esercizio fisico.
Per quanto riguarda la valina, il suo effetto ergogenico è in parte dovuto al suo meccanismo di competizione con il triptofano, per cui, diminuendo la concentrazione di triptofano a livello cerebrale, diminuisce la produzione di serotonina, che è un neurotrasmettitore che aumenta la sensazione di fatica.
Ma la sensazione di fatica è diminuita da un altro neurotrasmettitore, la dopamina, che è invece diminuito con un meccanismo competitivo dalla leucina.
E voi che integratori state utilizzando? Come vi trovate? Scriveteci via mail a info@mybestnutrition.it fatecelo sapere e saremo felici di darvi qualche consiglio.